Maltempo, tornado a Cavallino Treporti Vola via una torretta con dentro il bagnino

  • Padova / Cronaca

Vivo nonostante tutto: «Sembrava di essere in un cartone animato, continuavo a rotolare»

VENEZIA Trascinato con la sua torretta dalla forza del fortunale che si è abbattuto giovedì sulla costa veneziana. Brutta avventura (finita bene) per un bagnino di Ca’ Savio. Il pomeriggio più lungo per i bagnini del litorale veneziano è iniziato senza sorprese, verso le 16 di giovedì. Temporali forti anche a carattere intenso, dicevano le previsioni.

«I miei colleghi avevano detto che si sarebbe verificato un disastro di questo tipo - ammette il giovane bagnino del Villaggio di vacanze coinvolto suo malgrado nell’avventura -. Io invece mi aspettavo il classico temporalecon fulmini che ci si può godere ». Quasi uno spettacolo naturale, insomma. Invece la furia della pioggia sferzante e del vento furioso che hanno fustigato tutta la costa, dal Lido a Venezia fino all’altezza di Portogruaro, hanno trasformato il pomeriggio del bagnino del Valdor in un’avventura da raccontare.

Dieci minuti di fuoco in cui la violenza di quella che in tanti hanno scambiato per una tromba d’aria l’hanno costretto a rifugiarsi in fretta e furia proprio nella torretta accanto al pattino di salvataggio sulla battigia. Non è bastato per tenerlo in salvo, visto che il vento ha spostato sia il pattino che la stessa torretta, ribaltandola e facendola rotolare su se stessa per alcuni metri. «Sembrava un tornado – spiega il giovane ancora spaventato -. In pochi secondi la torretta ha cominciato a vibrare sempre più forte e poi si è rovesciata.

Mi pareva di essere il protagonista di un cartone animato perché correvo all’interno della torretta che continuava a rotolare. Mi è caduto addosso di tutto ma, come in un Tetris ben riuscito, per fortuna me la sono cavata senza un graffio». Tutto sommato è andata peggio ai colleghi che non hanno fatto a tempo a rifugiarsi nei campeggi a ridosso delle spiagge. Alcuni di loro sono stati colpiti da lettini e ombrelloni volanti. «Quando sono uscito – conclude il bagnino del Valdor - intorno a me c’era la devastazione più assoluta. Qualche collega si è fatto male. Speriamo che non sia grave». La sua, del resto, non è stata l’unica torretta a ribaltarsi.

È capitato, ad esempio, anche al Blue Moon del Lido di Venezia e ad altre fra Ca’ Savio, Ca’ Ballarin e Cavallino Treporti. Non l’hanno scampata neppure le spiagge della vicina Jesolo. «La spiaggia è un disastro, un ammasso di lettini, cabine divelte e buttate per aria – racconta Renato Cattai, presidente di Federconsorzi, associazione che riunisce gli stabilimenti balneari –. Sono innumerevoli le attrezzature distrutte o danneggiate».

 

di Martina Zambon