Monteverde ha il suo eroe: osteopata si tuffa in mare e salva 5 persone in balia delle onde

                

             

                         

            

Casilina News

Un eroe dei tempi moderni, autore di un gesto semplice solo a parole ma che ha aiutato a salvare la vita a quattro persone. Si tratta di Gabriele Benedetti, osteopata 33enne residente nel quartiere di Monteverde, che quando ha visto una corrente anomala trascinare con sé gli inermi bagnanti non ci ha pensato due volte e si è tuffato in mare assumendo le sembianze di un vero e proprio bagnino.

Il mare a Cala Sinzias, nel litorale sardo, non ci aveva messo molto ad ingrossarsi. Onde sempre più alte ed un papà improvvisamente in preda al panico mentre guardava suo figlio fare il bagno. Inutili le urla e i tentativi di farlo tornare a riva: la forza dell’acqua era ormai devastante e Gabriele, accortosi subito del pericolo, non ci ha pensato due volte a tuffarsi in mare e sfidare la corrente per portare in salvo il piccolo.

Un gesto che già di per sé sarebbe lodevole di una medaglia, ma il compito del giovane osteopata non si è certo esaurito qui, visto che un’ora dopo – nonostante i divieti emessi a quel punto dal bagnino per la pericolosità del mare – una coppia di fidanzati ha pensato bene di tuffarsi per fare il bagno.

Un’imprudenza che poteva costare carissima, visto che il moto delle onde era nuovamente molto strano e la coppia ha subito cominciato ad avere dei problemi. i due fidanzati sono stati risucchiati, ma per fortuna il “supereroe” ha deciso di scendere nuovamente in azione, portandoli in salvo prima che potessero finire contro gli scogli.

“Ormai avevo imparato la tecnica – ha confessato lo stesso Benedetti – e non ci ho pensato due volte a tuffarmi ancora”. Un’azione resa ancora più valorosa dal fatto che, nonostante l’intervento di altre persone e dei bagnini specializzati, tutti hanno iniziato ad avere delle difficoltà, visto che il mare stava risucchiando ogni corpo che si tuffava in acqua. Non il suo, però, che dopo il triplice salvataggio ha pensato bene di completare l’opera portando in salvo anche due soccorritori, mentre gli altri quattro ce l’hanno fatta grazie all’aiuto di una vera e propria catena umana creatasi da riva, anche grazie all’aiuto di alcune corde.

Una dose di coraggio fuori dal comune che gli ha consentito di compiere un vero e proprio miracolo, salvando in tutto cinque persone. “Ma per un attimo ho pensato di non farcela – ha raccontato – visto che mi sentivo stanco. Tuttavia non mi sono arreso e ho continuato in quella che ormai era diventata una vera e propria missione. In gioco c’era la vita di alcune persone e al loro posto potevo esserci anche io”. L’eroico gesto non è passato inosservato, visto che il sindaco di Castiadas, Eugenio Murgioni, lo ha accolto in Comune e gli ha scritto una lettera di ringraziamento. “Ma non mi sento affatto un eroe, ho solo fatto quello che chiunque altro avrebbe dovuto fare”. Con la modestia tipica di chi, invece, eroe lo è stato davvero.