Onde alte, a Varazze l’invasione dei surfisti: gioia degli appassionati per la mareggiata

Varazze (Savona) - È proprio d’inverno che arrivano le mareggiate migliori, le “swells” nel gergo dei surfisti. In questi giorni il libeccio soffia forte sulla costa ligure e gli appassionati equilibristi del mare non si sono lasciati sfuggire l’occasione. Ieri mattina erano in tanti a cavalcare le onde alla “Secca”, uno degli spot più conosciuti in Italia.

Varazze è diventata famosa nel circuito proprio per le mareggiate che arrivano dai quadranti meridionali, sud-ovest e sud-est, e le grandi “maestralate”. Il risultato è un’onda tecnica che gli esperti definiscono con il termine “tubosa”. Simile a quelle californiane e che frange su una secca di roccia artificiale formata da sassi e detriti. Sono pezzi di montagna calati in una discarica a mare oltre trent’anni fa e che Varazze ha saputo trasformare in una risorsa.

Detriti provenienti dagli scavi delle gallerie autostradali che il mare, le correnti e la morfologia costiera di Varazze hanno modellato. I surfisti li hanno battezzati la Santa (poiché si trova proprio di fronte alla chiesa di Santa Caterina), e Nautilus (davanti alla piscina dell’ex locale notturno che si affaccia sul mare e che portava quel nome).

Ma la grande attrazione è sempre stato lo spot della Secca, riconosciuto anche dai principali siti web di meteo-surf. Quello che ieri mattina è stato letteralmente preso d’assalto dagli appassionati. Che non si sono fatti intimidire da onde che in alcuni momenti hanno sfiorato i 7 metri.