Una protesta clamorosa che nel giorno
più importante dell’estate avrebbe creato
non pochi problemi alla spiaggia
ischio dimissioni di massa tra i bagnini di salvataggio di Cavallino-Treporti.
A lanciare l’allarme è Diego Marcomini, della segreteria Fisascat Cisl Venezia,
preoccupato per un’eventuale fuga dalla spiaggia degli addetti al salvamento.
A pesare c’è il blocco degli stipendi ormai fermi da anni, ma anche i rischi personali
ai quali vanno incontro ogni giorno gli assistenti ai bagnanti con il proprio lavoro.
E, come non bastasse, anche le sanzioni amministrative comminate
nelle ultime settimane da 1.032 euro a carico degli stessi bagnini per
alcune violazioni riscontrate dalla Capitaneria di porto.
Per questo nei giorni scorsi, dopo essersi riuniti in un gruppo autogestito
con oltre 150 iscritti, i bagnini avevano prospettato la possibilità di dar vita
a uno sciopero proprio oggi.
Una protesta clamorosa che nel giorno più importante dell’estate avrebbe
creato non pochi problemi alla prima spiaggia d’Italia: per questo, dopo gli
ultimi incontri, gli assistenti ai bagnanti di Cavallino-Treporti hanno concordato
di sospendere lo sciopero, pur confermando di voler continuare la loro protesta.
«Siamo stati contattati dai lavoratori del litorale di Cavallino-Treporti – spiega Diego
Marcomini, della Fisascat-Cisl - e la situazione ci preoccupa, soprattutto dal punto
di vista della possibilità che molti si possano dimettere in massa, mettendo a rischio
la gestione di un servizio essenziale.
Nessuno mette in dubbio l’operato della Capitaneria di Porto, ci mancherebbe,
perché svolge un ruolo fondamentale per i cittadini e gli utenti garantendo sicurezza,
vigilanza e controllo costante di vitale importante.
Ma come sindacato abbiamo il timore che molti decidano di interrompere il rapporto
di lavoro: non dimentichiamo che già da qualche anno, queste figure professionali
sono molto difficili da reperire. Il tutto sommato a uno stipendio certamente non da
favola, pur avendo parecchie responsabilità».
La stessa Fisascat Cisl Venezia, si è attivata con la richiesta d’incontro alla sindaca di
Cavallino Treporti, Roberta Nesto. Nel frattempo i bagnini hanno confermato che oggi
saranno regolarmente nelle loro torrette di salvataggio, ma saranno esposti dei cartelli
per spiegare le loro ragioni. «Per tutelare la sicurezza dei bagnanti che in questo periodo
affollano le spiagge – dicono i bagnini -, per il rispetto di datori di lavoro e autorità che
in questi giorni hanno fatto sentire il proprio sostegno, valutato il grossissimo impatto
che una tale manifestazione avrebbe avuto sulla sicurezza e sull’immagine della località,
si è deciso di rinviare lo sciopero. Ci aspettiamo da subito dei tavoli di lavoro affinché
siano affrontati e risolti il prima possibile i problemi legati a questa professione che sta
perdendo di anno in anno il suo appeal rischiando, già dalla prossima stagione,
di mettere a serio rischio il sistema della sicurezza delle aree di balneazione».
«I nuovi limiti all’età lavorativa – osservano i bagnini -, le problematiche legate
alla formazione, la carenza di alloggi, le retribuzioni, la stagionalità e il rischio
di veder vanificare, con sanzioni che partono da 1.032 euro, quasi un mese di lavoro,
hanno portato da subito a un fuggi-fuggi di chi ha cercato e trovato occupazione
in altri settori e porterà, l’estate prossima, a un sicuro calo di assistenti ai bagnanti
disponibili a lavorare in mare.
Per l’immediato ci permettiamo di suggerire che, a fronte di infrazioni non gravissime,
ci si limiti a richiamare l’operatore, magari convocandolo in Comando,
con successiva contestazione disciplinare da parte del datore di lavoro».
di Giuseppe Babbo