Arrivano i “bagnini di ritorno”, gli over 40 che per la crisi rinnovano brevetti presi da ragazzi

Cercasi giovani bagnini per lavorare in spiaggia. Sembra una provocazione eppure è quello che succede nella riviera ligure. Le richieste arrivano da Arenzano, Finale Ligure e altre città.
Le offerte di lavoro in questo settore certo non mancano, ma i giovani sembrano meno interessati rispetto a una volta, mentre all’appello si presentano soprattutto persone dai 40 anni in su.
Una tendenza in crescita rilevata dagli ultimi dati della Società nazionale salvamento, che oggi conta 100mila iscritti in tutta la penisola.

“Sono lontani i tempi in cui i giovani sognavano di fare i guardiaspiagge immedesimandosi nelle gesta eroiche dei bagnini della serie televisiva Baywatch”,racconta Giuseppe Marino, Presidente della Società.

Insomma la voglia di stare in cima alle torrette di salvataggio nei ragazzi è svanita. Tra le persone che chiedono di rinnovare il brevetto da bagnino oggi il 40% ha più di 40 anni, mentre fino al 2014 non si superava il 10.

Si tratta dei cosiddetti ”bagnini di ritorno”, quelli che avevano conseguito il brevetto durante il liceo e oggi, a causa della crisi, lo rispolverano e lo rinnovano dopo un controllo sanitario e qualche prova in mare.
Una professione soprattutto maschile visto che anche in questa fascia d’età tra i nuovi iscritti le donne sono praticamente la metà.
I numeri sono diversi da regione a regione. I
n Liguria sono più del 46%, in Toscana il 42%, mentre al Sud i numeri diminuiscono. In Puglia e Calabria non si supera il 30%, in Sicilia il 36%.

Il lavoro da bagnino è in genere di nove ore al giorno con uno stipendio che oscilla tra i 1000 e i 1500 euro mensili. Le assunzioni sono gestite sempre più spesso dalle cooperative che hanno preso in mano buona parte del settore.

Per diventare bagnini si seguono corsi intensivi da 50 ore per poi superare un esame in Capitaneria. Il brevetto è anche riconosciuto nei concorsi per entrare in marina.