La regola del “Miglior soccorso Possibile”
SALVATAGGIO |
- Recupero della vittima
- a nuoto entrare in acqua muniti di apparecchi di sostentamento: rescue can / rescue tube / salvagente anulare / altri dispositivi simili
- con mezzi di navigazione: pattino di salvataggio / rescue board / moto d’acqua con barella / altri natanti.
- Consigli
utilizzo di attrezzature che consentano, ove possibile, sufficiente distanza dalla vittima, in fase di trasporto a terra
indossare maschera e boccaglio. meglio se provvisto di filtro “antivirale”, (valutare preventivamente se in fase di nuoto veloce la possibile limitazione critica per la respirazione del soccorritore
SOCCORSO |
- -valutazione delle condizioni vitali della vittima (coscienza, respiro spontaneo, traumi, ferite, ecc.)
eseguire queste manovre (solo se possibile) da una adeguata distanza,
utilizzare guanti e mascherina (chirurgica o FFP), visiera trasparente o al limite mantenendo la maschera da nuoto sul viso.
- eventuale rianimazione cardiopolmonare (RCP) e defibrillazione (BLSD)
vittima da sommersione e in fase di annegamento con insufficienza respiratoria acuta per asfissia
- ventilazioni - supplemento di ossigeno normobarico (se disponibile) - massaggio cardiaco esterno
procedure di distanziamento - va evitata, a meno di condizioni di estrema necessità, la ventilazione bocca-bocca
- usare un pallone auto espandibile (tipo AMBU®), con o senza “reservoire”, accoppiato ad una fonte di ossigeno. - ideale quando la RCP sia effettuata da due soccorritori;
- in alternativa impiegare la pocket mask, meglio se provvista di tubo distanziatore (tipo tubo di Mount);
- se non disponibile un secondo soccorritore durante il massaggio cardiaco, appoggiare sul viso della vittima una mascherina o un telino,
- la fase del massaggio cardiaco esterno non necessita di particolari variazioni rispetto allo standard.
- In caso di Defibrillazione
interrompere ogni manovra di RCP, tranne se possibile il massaggio cardiaco, durante il posizionamento delle placche e l’attivazione del DAE. La procedura non differisce dallo standard
SOCCORSO A VITTIMA COSCIENTE |
BDS - soccorritore di prossimità, intervviene per primo su pazienti affetti da patologie acute o subacute di varia natura (traumi minori, malattie cardiopolmonari, diabetici, ferite, emorragie ecc.).
- attivazione del Servizio di Emergenza Territoriale (112)
- usare i dispositivi di protezione individuali,
- mantenere una congrua distanza di sicurezza
- eseguire le manovre consentite dalla competenza propria del BdS.
il rischio “0” non esista occorre minimizzare per quanto possibile, durante le varie manovre, il contatto stretto tra vittima e soccorritore, utilizzando in modo appropriato
le attrezzature di salvataggio/soccorso a disposizione del BdS.