La Guardia Costiera con i suoi circa 10.000 tra uomini e donne militari di Marina, 300 sedi sul territorio, mezzi navali ed aerei è per ampiezza e la varietà dei compiti, un punto di riferimento per tutte le attività marittime di competenza statale, vero e proprio sportello unico per l'utenza del mare.
Le Capitanerie di Porto dipendono dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed hanno collaborazioni, per specifiche attività, con altri Ministeru.

Il Corpo esercita le competenze tecniche ed amministrative in materia di sicurezza della navigazione con controlli ispettivi sistematici su tutto il naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto e, a seguito di accordi internazionali, anche sul naviglio mercantile estero che approda nei porti nazionali.

S.A.R.
La ricerca ed il soccorso in mare (Search And Rescue) costituiscono l'impegno primario dell'attività della Guardia Costiera, settore operativo del Corpo delle Capitanerie di porto. L'attività operativa di ricerca e soccorso si estende ben oltre i confini delle acque territoriali, comprendendo più di 500.000 kmq di mare. Il Comando Generale, attraverso la propria Centrale Operativa assume le funzioni di Centro Nazionale di Coordinamento per il soccorso marittimo (Italian Marittime Rescue Coordination Center). Il Cemtro Nazionale è coadiuvato da 13 centri secondari di soccorso (Marittime Sub Center) situati presso le Direzioni Marittime e delle Unità Costiere di Guardia coincidenti con gli altri Uffici periferici.

I 55 Compartimenti Marittimi presenti sul territorio, sono responsabili della redazione, dei "Piani per l'accoglienza delle navi che necessitano di assistenza" Art. 20 bis D.L. 19 Agosto 2005 n° 196.

Al fine di dare completa attuazione a quanto prescritto dalla Convenzione di Amburgo '79 e dal relativo Regolamento di esecuzione, l'I.M.R.C.C. si è dotato di un apposito "Piano S.A.R. Marittimo Nazionale" approvato in data 25.11.1996 dall'allora Ministero dei Trasporti e della Navigazione.

Il Comando Generale esercita tali funzioni attraverso la sua Centrale Operativa. Ad essa fanno capo tutti i compiti di istituto operativi attinenti al coordinamento a livello nazionale ed internazionale di operazioni aeronavali nei settori della ricerca e soccorso, della polizia marittima, della prevenzione e lotta agli inquinamenti marini e, più in generale, della vigilanza su tutte le attività che si svolgono in mare. Per l'espletamento di tali attività la Centrale Operativa esercita il controllo operativo dei mezzi aerei e navali della Guardia Costiera, direttamente o per il tramite dei Comandi periferici, sulla base di specifiche deleghe. L'attività preminente svolta dalla struttura è quella relativa all'organizzazione e coordinamento nazionale dei servizi di salvataggio in mare (S.A.R. - Search & Rescue).

ARES – (Automazione Ricerca e Soccorso)

  • LRIT - (Long Range Identification and Tracking)
  • AIS – (Automatic Identification System)
  • VTS – (Vessel Traffic Service)
  • VMS – (Vessel Monitoring System)
  • SafeSeaNet (SSN)
  • CleanSeaNet (CSN)
  • IMDATE (Integrated Maritime Data Enviroment) (fase sperimentale)
  • NAVTEX – (Navigational Text Warning)

il salvataggio in mare

Il D.P.R. 28.9.94 n. 662, regolamento di attuazione nazionale della Convenzione di Amburgo '79, ha introdotto delle sostanziali innovazioni nel campo dell’organizzazione e coordinamento delle attività di ricerca e salvataggio in mare in ambito nazionale. Con tale provvedimento il soccorso in mare è uscito dalla dimensione di attività da attuarsi con i mezzi disponibili al momento per entrare in una fase di attività altamente professionale, con mezzi appositamente allestiti ed equipaggi particolarmente addestrati.

Il Regolamento provvede a delineare un nuovo e più funzionale assetto organizzativo del settore, stabilendo le rispettive funzioni delle strutture interessate ed, in particolare, affidando al Comando Generale delle Capitanerie di Porto il compito di assicurare l’organizzazione efficiente dei servizi di ricerca e salvataggio nell’ambito dell’intera regione di interesse sul mare, che si estende ben oltre i confini delle acque territoriali. Il Comando Generale, infatti, assume le funzioni di I.M.R.C.C. (Italian Maritime Rescue Coordination Center), Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo, cui fa capo il complesso delle attività finalizzate alla ricerca ed al salvataggio della vita umana in mare, mediante l’impiego della componente aeronavale del Corpo delle Capitanerie di Porto, con l’eventuale ausilio di altre unità di soccorso militari e civili. L'I.M.R.C.C. – funzionalmente individuato nella struttura della Centrale Operativa del Comando Generale – mantiene i contatti con i centri di coordinamento del soccorso degli altri Stati per assicurare la collaborazione a livello internazionale prevista dalla Convenzione di Amburgo. Il citato decreto 662/94 conferisce alle attuali 13 Direzioni Marittime le funzioni di Centri Secondari di soccorso marittimo (M.R.S.C. - Maritime Rescue Sub Center) che assicurano il coordinamento delle operazioni marittime di ricerca e salvataggio, ciascuna nella propria giurisdizione, secondo le direttive specifiche o le deleghe del Centro Nazionale (I.M.R.C.C.).
I Comandi di Porto (Capitanerie di Porto, Uffici Circondariali Marittimi e Delegazioni di Spiaggia) sono individuati come Unità Costiere di Guardia (U.C.G.). Queste ultime dispongono l'intervento dei mezzi aeronavali di soccorso dislocati nella propria giurisdizione e ne mantengono il controllo operativo, salvo che l'I.M.R.C.C. disponga diversamente.
I Centri Secondari di Soccorso e le U.C.G. hanno la facoltà di richiedere, in caso di necessità, il concorso dei mezzi navali ed aerei appartenenti a tutte le Amministrazioni dello Stato o di privati.
Al fine di dare completa attuazione a quanto prescritto dalla Convenzione di Amburgo '79 e dal relativo Regolamento di esecuzione, l'I.M.R.C.C. si è dotato di un apposito "Piano S.A.R. Marittimo Nazionale" approvato in data 25.11.1996 dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione (ora Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Il documento è sostanzialmente strutturato in una parte preliminare, che si riferisce all'organizzazione generale e funzionale del Servizio S.A.R. e in una seconda parte costituita dai Piani locali dei 13 M.R.S.C., contenente la globalità delle risorse disponibili e i collegamenti operativi locali

Sicurezza della navigazione

Controlli ispettivi sistematici su tutto il naviglio nazionale marcantile, da pesca, e da diporto e attraverso l'attività di Porto State Control, anche sul naviglio mercantile estero che fa scalo nei porti nazionali.

Ambiente

La tutela dell'ecosistema marino è un altro importante compito svolto attraverso la vigilanza, gli interventi di disinquinamento, il controllo dei parchi e delle aree marine protette. Allo scopo vengono utilizzate anche risorse (centrali operative, mezzi aeronavali, sistemi di controllo del traffico navale) già attivate per compiti di soccorso, sicurezza della navigazione e polizia marittima. Per tutelare i mammiferi marini è stata istituita, nel mare Tirreno settentrionale, una zona protetta denominata "Santuario dei cetacei" in cui i mezzi i mezzi della guardia Costiera effettuano una specifica attività di sorveglianza. In dipendenza con il Ministero dell'Ambiente  e della tutela del territorio utilizzando sinergicamente a tal fine anche risorse (centrali operative mezzi aereonavali), sistemi di controllo ...) giò attivati per le operazioni di soccorso.

V.T.S.
Di pari importanza è l'attività di prevenzione e di vigilanza sulla sicurezza in mare. A tale scopo il Corpo utilizzerà presto sistemi tecnologici quali il Vessel Traffic Service (VTS) allo scopo di monitorare costantemente lo svolgimento del traffico marittimo riducendo i rischi della navigazione

Attività amministrativa
Di grande rilevanza è l'attività amministrativa svolta dagli uffici periferici del Corpo dove annualmente vengono espletate più di 1.500.000 pratiche relative ad affari connessi con i pubblici interessi marittimi.

Pesca
Il Comando Generale delle Capitanerie effettua, per conto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, il coordinamento centrale delle attività di controllo della pesca marittima. Le attività di pesca vengono sorvegliate in mare dalle unità della Guardia Costiera e monitorate con moderni sistemi satellitari che garantiscono una maggiore sicurezza dei pescatori. Il pescato viene controllato nei punti di sbarco e di vendita per verificare che le specie commercializzate non siano fra quelle vietate ed abbiano le misure minime previste dalla normativa

Diporto
La Guardia Costiera assicura tranquillità ed ausilio a chi va per mare. A tal fine vengono programmate specifiche attività di prevenzione, informazione e controllo per garantire, specie nella stagione estiva, ai dipartisti ed ai bagnanti vacanze più sicure.

Formazione - Gestione naviglio -

 a livello periferico  amministrazione  delle funzioni statali per la formazione  del personale marittimo , iscrizione naviglio mercantile e da pesca, di diporto, e contenzioso per reati marittimi depenalizzati.

Polizia Marittima

polizia tecnico-amministrativa marittima per la disciplina della navigazione marittima e la regolamentazione di eventi che si svolgono negli spazi marittimi soggetti alla sovranità nazionale, il controllo del traffico marittimo, la namovra delle navie la sicurezza nei porti, richieste sui sinistri marittimi, i collaudi e e le ispezioni periodiche dei depositi costieri e di altri impianti pericolosi.