Da "Diritto.net" del 14/11/2023

 

Le piscine condominiali sono un luogo di svago e relax molto apprezzato dagli abitanti di un condominio.

Tuttavia, per garantire la sicurezza di tutti gli utenti, è necessario rispettare alcune norme e regolamenti.

Tra questi, uno degli obblighi principali riguarda la presenza di un bagnino qualificato. In questo articolo,

esamineremo cosa dice la normativa in merito all’obbligo del bagnino nelle piscine condominiali.

Secondo il Decreto Ministeriale 18 marzo 1996, recante “Norme di sicurezza per la costruzione, l’esercizio

e la manutenzione delle piscine”, l’obbligo del bagnino nelle piscine condominiali è previsto quando la vasca

ha una superficie superiore a 200 metri quadrati o una capacità superiore a 100 metri cubi.

Questo significa che se la piscina del condominio rientra in queste dimensioni, è necessario assicurare la

presenza di un bagnino durante gli orari di apertura.

La figura del bagnino è fondamentale per garantire la sicurezza degli utenti della piscina.

Il suo compito principale è quello di prevenire incidenti e garantire il rispetto delle norme di sicurezza.

Il bagnino deve essere in grado di intervenire tempestivamente in caso di emergenza, saper praticare i primi

soccorsi e conoscere le tecniche di salvataggio. Inoltre, deve essere in grado di gestire situazioni di affollamento

e di garantire il rispetto delle regole di comportamento in piscina.

La normativa prevede anche che il bagnino debba essere in possesso di un’apposita qualifica professionale.

In particolare, deve essere in possesso del brevetto di assistente bagnanti rilasciato dalle organizzazioni riconosciute

dal Ministero della Salute.

Questo brevetto attesta che il bagnino ha seguito un corso di formazione specifico e ha acquisito le competenze

necessarie per svolgere il suo lavoro in modo adeguato.

È importante sottolineare che l’obbligo del bagnino non riguarda solo la presenza fisica della figura professionale,

ma anche la sua effettiva capacità di intervenire in caso di necessità.

Pertanto, è fondamentale che il bagnino sia sempre presente e vigile durante gli orari di apertura della piscina.

Inoltre, il numero di bagnini richiesti dipende dalla dimensione della piscina e dal numero di utenti presenti

contemporaneamente.

La normativa prevede anche che il bagnino debba essere adeguatamente attrezzato per svolgere il suo lavoro.

Deve avere a disposizione un kit di primo soccorso completo e funzionante, nonché tutti gli strumenti necessari

per il salvataggio in acqua. Inoltre, deve essere in grado di gestire eventuali situazioni di emergenza,

come il malore di un utente o un incidente in piscina.

È altresì importante sottolineare che l’obbligo del bagnino non può essere derogato o sostituito da altre misure

di sicurezza. Ad esempio, l’installazione di un sistema di videosorveglianza o di un sistema di allarme non esonera

il condominio dall’obbligo di avere un bagnino presente in piscina.

Queste misure possono essere integrate, ma non sostituiscono la figura professionale del bagnino.

Infine, a parere di chi scrive, è fondamentale che i condomini rispettino l’obbligo del bagnino nelle piscine condominiali.

La sicurezza degli utenti è una priorità assoluta e la presenza di un bagnino qualificato è un elemento indispensabile

per garantire un ambiente sicuro e controllato.

In caso di mancato rispetto dell’obbligo, il condominio potrebbe incorrere in sanzioni amministrative e penali.

In conclusione, la normativa italiana prevede l’obbligo del bagnino nelle piscine condominiali di determinate dimensioni.

Questa figura professionale è fondamentale per garantire la sicurezza degli utenti e deve essere in possesso di un’apposita

qualifica professionale. È importante che il bagnino sia sempre presente e vigile durante gli orari di apertura della piscina

e che sia adeguatamente attrezzato per svolgere il suo lavoro.

L’obbligo del bagnino non può essere sostituito da altre misure di sicurezza e il suo mancato rispetto può comportare sanzioni.

 

di Luciano Panarella