tutte le prove con ilpattino sono parte integrante delle lezioni pratiche

del corso per bagnino di salvataggio. Iscriviti qui

 

Armare il pattino

Dal gergo marinaresco;

"Provvedere una nave o un’imbarcazione di uomini e di cose necessarie per il suo funzionamento.

Rendere operativa un’imbarcazione "

La prima cosa che un bagnino deve fare all'inizio della gionata, è rendere operativo il pattino, dotarlo

di tutto quello che serve o è previsto dall'ordinanza

- legare o assicurare bene i remi agli scalmi o alle scalmiere (nodo stroppo) se del caso

- controllare che gli scalmi o le scalmiere,ovvero gli altri sistemi di fissaggio del remo,

siano saldi e i remi non possano fuoriuscire dalla loro sede

- dopo aver aggiunto i salvagenti, il mezzo marinaio,

- posizionare il pattino il più vicino possibile alla riva, nella c.d. "zona delle operazioni"

Intervento di salvataggio

L'intervento a mare calmo e su lunghe distanze è l'ideale per il pattino di salvataggio

A mare formato, oltre la perizia del bagnino che con la sua esperienza riesce a portare

l'imbarcazione tra le onde, la difficoltà è mantenere la visuale del pericolante e la rotta

per raggiungerlo.

Inoltre il rischio è che soprattutto al ritorno l'imbarcazione si possa rovesciare.

Fasi del salvataggio

USCITA  - PARTENZA

 

 

 

 

 

 

 

 

Un buon salvataggio si  fa in due. Per uscire correttamente si deve  operae nel seguene modo: 

- il primo bagnino (A) comincia a mettere il pattino in mare, appena possibie fa salire l'altro bagnino (B)  sopra che si posiiona e comincia a remanre, mentre A governa il pattino durane la salita. Il primo  bagnino  (A) continua a spingere il pattino tra le onde e prima di salire anche lui effettua una vigorosa spinta per permettere il superamento dei frangenti. Una volta salito rema (sciando. rema in avanti) aiuta il bagnino B (che già sta remando) indicandogli anche la direzione (rotta) da seguire in quanto può, dalla sua posizione in piedi non perdere di vista il pericolante

Affrontare i frangenti: in  modo perpendicolare utilizzando una adeguata velocità  con remata molto vigorosa e tenendo presente di alzare i remi  A volte, tra un frangente e l'altro occorre attendere (ralletando) per evitare di essere travolti dal'onda. La rota da tenere è sempre a 45° sul pericolante ma non al traverso rispetto all'onda per evitare che il frangente  possa capovolgere il pattino.

In caso di uscita con un solo operatore la remata, sarà, come A nel caso di sopra, in piedi sul pattino con sguardo rivolto verso il pericolante. Questo tipo di uscita è ovviamente  più funzionale in caso di mare calmo,

 

RECUPERO

 

 

 

 

Il pericolante va raggiunto, possibilmente in modo che possa essere "centrato" tra i due sifoni possibilmente di poppa. Con la sequenza vento - uomo - barca (diverso dal salvataggio con navi o altri mezzi nautici) . E' il pericolante che viene trasportato dal moto ondoso e dal vento in direzione del pattino e non viceversa il pattino che lo "insegue"., Se il pericolante si afferra ad uno solo dei due sifoni il peso deve essee compensato per evitare che la posizione sbilanciata favorisca un possibile rovesciamento del mezo. In ogni caso mai abbandonare l'imbarcazione (salvo casi eccezionali es il pericolante è sul fondo o per il pattino è scarrocciato troppo distante dal naufrago per consetirne il caricamento anche dal lato e una ulteriore manovra potrebbe compromettere la stabilità del mezzo) - Meglio caricare un naufrago a bordo che magari cercare di aiutarlo a salire dall'acqua.

RIENTRO

 

 

 

Una volta caricato il pericolante occorre bilanciare il peso degli occupanti il pattino con riguardo al fatto che è meglio avee più peso sulla parte poppiera per garantire maggiore stabilità. la prua in questo caso sarà orientata verso riva  Nel rientro occorre attendere il passaggio dei frangenti per navigarci sopra avendo cura di "agguantare" Fermare l’abbrivio di una imbarcazione a remi imergendo i remi fermi nell’acqua. Spesso si usa anche per ordinare la sospensione di una operazione qualsiasi. "  per evitare che una volta a riva si possa mettere al traverso con il rischio di rovesciamento. 

Durante il rientro, il bagnino che non rema (B) potrà improvvisarsi "ancora galleggiante" e, mettendosi in acqua, appeso ai due sifoni, tenere il pattino bilanciato  Posizione del pattino durante il rientro è sempre perpendicolare alle onde nei pressi della riva, mentre il bagnino in acqua continua a tenere saldoil pattino l'altro scende di fianco ad esso   per poi cominciare la manovra per tirare il pattino fuori dalle onde e procedere alla cura dei pericoloanti