Se il paziente non risponde e non respira si sospetta l'arresto cardiaco
Respiro Agonico
E' un pattern resporatorio anormale riscontrabile nel 50% delle vittime di arresto
cardiaco. Indica funzione celebrale .
Sebbene scambiato per un segno di vita e rappresenta una difficoltà nel riconoscere
l'arresto cardiaco per i laici e per gli operatori della Centrale operativa per gli arresti extraospedaliero.
I termini comunemente utilizzati per la descrizione sono: boccheggiare, ansimare,
respirare a stento, o di tanto in tanto,m gemere, sospirare, gorgogliare, lamentarsi,
sbuffare, respirare affanosamente.
Occorre porre attenzione al riconoscimento del respiro agonico sia per i soccorritori
laici sia per i professionisti per il precoce inizio della RCP
L'erronea interpretazione dell respiro agonico può portare il soccore a posizionare la vittima
in posizione laterale di sicurezza anzichè iniziare la RCP
Per valutare il respiro ci si pone da un lato della vittima, la si osserva e ponendo la faccia
vicino alle sue labbra e controllando il suo torace si esegue la manova "GAS "
GUARDA - ASCOLTA - SENTI per 10 secondi se vi sono segni di respirazione
ricordandosi quanto detto prima per il riconoscimento del respiro agonico
Dopo 30 compressioni, il soccorritore singolo apre le vie aeree della vittima e pratica 2 insufflazioni.
La sequenza viene interrotta solo dall'utilizzo di un DAE oppure dalla ripresa di una respirazione
efficace, dall'arrivo del soccorso avanzato, dall'esaurimento fisico del soccorritore o dall'arrivo
di un medico
Motivazione
grazie alla nuova sequenza "Prima la compressione toracica", la RCP viene effettuata se l'adulto
è in stato di incoscienza, non respira o presenta una respirazione anomala (come indicato sopra,
La sequenza RCP inizia con le compressioni (sequenza C-A-B).
I respiri "agonici" che si manifestandurante i primi minuti dell'arresto cardiaco non devono
essere confusi con respirazione normale e sono da ritenersiccome segnale di iniziare prontamente la RCP
non vi é più il suggerimento ad eseguire il bocca-bocca se il soccorritore non se la sente.
In questo caso deve solo procedere al massaggio cardiaco
la raccomandazione corrente per i soccorritori è di insufflare aria per circa 1 secondo con volume
sufficiente per far espandere il torace, evitando ventilazioni troppo veloci ed energiche.
La ventilazione bocca-naso è una efficace alternativa al bocca a bocca.
Usare la ventilazione bocca -maschera richiede abilità considerevole.
Il soccorritore deve essere in grado di aprire le vie aeree mediante sublussazione della mandibola
mentre simultaneamente tiene la maschera aderente al viso della vittima