Il maestrale
Descrizione
E' uno dei venti più intensi che interessano i bacini della nostra penisola, il Mistral, ha origine nel Sud della Francia.
Vento di caratteristiche simili alla tramontana, solo di forza più elevata, da cui il nome "maestro dei venti". Interessa, durante i mesi invernali, principalmente l'alto Tirreno ed il mar Ligure, giungendovi dalle vallate del Rodano e golfo del Leone.
Porta sui nostri mari tempo asciutto e sereno e aria fredda provenienei da più alte latitudini. La genesi di questo vento si ha quando correnti di aria polare o artica irrompono nel Mediterraneo occidentale dalle coste della Provenza. In queste circostanze le masse d’aria provenienti da Nord, scavalcano il Massiccio Centrale francese ed i Pirenei, incanalandosi poi lungo la valle del Rodano, dove vengono accelerate dalla ripida discesa sui versanti sottovento. Questa accelerazione consente ai venti di Mistral di giungere ancora irruenti fino alle coste di Corsica e Sardegna. Il Maestrale nasce come vento "freddo" e ricco di umidità, che acquisisce sui mari del Nord; nello scontro con gli ostacoli orografici Francesi, perde molto vapore acqueo, per poi arrivare sul Mediterraneo come vento relativamente secco. Nel transitare sopra queste acque, si carica di nuovo di umidità e si riscalda, risultando così, alla fine di questo processo, molto instabile. Questa instabilità favorisce, all’interno delle masse d’aria, lo sviluppo di moti convettivi, i quali tendono a trasportare verso l’alto, oltre al calore, il vapore acqueo. Questo fa sì che il Maestrale dia luogo al formarsi di isolate nubi cumuliformi, talvolta ad elevato sviluppo verticale così da diventare cumulonembi temporaleschi. I moti convettivi appena menzionati hanno anche un altro effetto sul Maestrale; infatti le correnti discendenti ad essi associate spingono verso il basso i venti degli strati superiori, meccanismo questo che fa in modo che il Maestrale sia un vento molto rafficoso. Per quel che riguarda l’intensità, essa è solitamente soggetta ad una variazione diurna indotta sia dalle brezze diurne, sia dai moti convettivi. A causa della opposta direzione di provenienza infatti, le brezze di mare tendono a moderare la velocità del vento sulle coste Francesi mentre tendono ad incrementarla sulle coste della Sardegna. Per ciò che riguarda la presenza di moti convettivi diurni, lo stesso meccanismo sopra descritto, oltre a causare molte raffiche, incrementa la velocità del vento stesso.
Il maestrale è il tipico vento nord-occidentale estivo ed è uno di quei venti caratteristici per il tempo bello e sereno. Dopo la calma mattutina, d'estate, quasi, di regola, verso il mezzogiorno, inizia il suo piacevole soffio, che, aumentando il vigore, dura fino al tramonto. Il maestrale può raggiungere la forza da 5 a 6 Beaufort. : sul mare si vedono le caratteristiche creste delle onde sollevate dalla sua forza.
Il maestrale pare sia stato creato per una navigazione piacevole e tranquilla, senza manovre, perché la sua forza è costante e il suo carattere prevedibile e favorevole. Mentre la bora e il libeccio, offrono ai velisti le emozioni delle sfide, il maestrale assicura una navigazione tranquillissima. Con il tramonto, spariscono le condizioni necessarie per il maestrale, con il primo buio, dalla terraferma, inizia a soffiare la gradevole brezza notturna, della forza fino a 3 Beaufort, quindi, con l'alba, comincia il periodo della calma marina, che, come di regola, sarà nuovamente sostituita, verso il mezzogiorno, con il maestrale fresco.
Cosa deve fare il bagnino:
E' pericoloso, in mare, l'utilizzo da parte di nuotatori poco esperti (bambini, anziani, ) di salvagenti, materassini, braccioli e l'allontanarsi dalla riva con imbaracazioni leggere e/o a vela (wind surf) specie se non si è pratici.
Infatti, più ci si allontana dalla riva, più si percepisce l'intensità del vento.
- La vigilanza del bagnino deve essere massima. Egli deve:
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segnalare il pericolo issando sul pennone la bandiera prevista dall'ordinanza (di solito la bandiera gialla)
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chiudere e tenere chiusi gli ombrelloni, che potrebbero essere sdradicati dal vento e ferire accidentalemente i bagnanti
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far rientrare le barche noleggiate (se il vento si è levato nel frattempo)
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non noleggiare pedalò in quanto dotati di scarsa forza propulsiva e, dal largo potrebbero trovarsi in difficoltà
- in caso di salvataggio:
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E' consigliabile utilizzare il pattino