.la vittima si aggrappa

Ricorrere ad un “abbraccio frontale”. Fino a quando il rescue tube è fra il soccorritore ed il pericolante e le teste sono fuori dall’acqua, è possibile muoversi verso terra.  Dopo di ciò, scivolare con le braccia sotto le sue per abbracciarlo. E’ importante mantenere la testa ed il corpo leggermente a lato del pericolante, per non essere urtati da movimenti  improvvisi della testa

 

.sommersione del soccorritore

Se il pericolante  spingesse sott’acqua il soccorritore,  questi, con un rapido slancio, deve fare in modo di venire a trovarsi accanto alla testa dello stesso,  continuando a nuotare per sfruttare anche la forza della vittima per sollevarsi. A questo punto la persona soccorsa dovrebbe trovarsi di schiena; cercare di non assumere una posizione verticale e nemmeno di spalle. Mantenere il rescue tube in mezzo.

.la vittima riesce ad afferrare il soccorritore

Se la persona soccorsa  afferrasse in modo tale da non permettere il proseguimento del salvataggio, prendere aria, immergersi. Allontanarsi  dal pericolante,  recuperare il rescue tube,  ponendolo sempre nel mezzo, poi tentare un nuovo avvicinamento oppure chiedere l’intervento di un secondo soccorritore

 

- Salvataggio in mare

A- il soccorritore si avvicina nuotando a stile libero, testa fuori dall'acqua (normale avvicinamento a nuoto)

B- presa di contatto con il peicolante, gli porge il rescue tube a braccio teso

C- assestamento, lo gira sulla schiena, chiude con i ganci il rescue tube intorno al pericolante

D- traino in sidestroke tenendo il pericolante per i lacci di chiusura. 

 

Il rescue tube da mae essendo più corto di quello utilizzato in piscina o in acque chiuse, è più adatto ai frangenti

Il sistema dei ganci laterali all'attrezzo lo trasforma in un salvagente anulare all'occorrenza.

La tecnica di salvataggio e le modalità sono le stesse viste a propostito dell'utilizzo del baywatch.

Aggangiare il rescue tube dietro il pericolante è, in mare, un'ottima soluzione, non essendo, a differenza del baywatch, lo stesso rescue tube in grado di sostenere una vittima di schiena.

E' un ottimo ausilio per i salvataggi che richiedono una "tattica di attesa" per il rientro o addirittura per l'intervento di altri mezzi di soccorso quali elicotteri o motovedette, a seconda del tipo di situazione.

 

 

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