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Entrata in acqua:

La maniera corretta e sicura, è di tuffarsi muniti del “rescue tube”  -  fischiare per 3 volte  per attivare la procedura di emergenza.  Durante la preparazione al salto, si continua ad osservare la vittima.

Indossare la cintura a strappo del “rescue tube” a tracolla, attraverso il torace, chiudendolo  sul lato corrispondente alla mano che soitamente si usa  per agire;

- Sistemare la cima che lega l'attrezzo in modo tale da non farla impigliare durante il salto. (es. arrotolata in mano)

- Sistemare il “rescue tube” attraverso il torace e tenerlo premuto sotto entrambe le braccia per bloccarlo in questa posizione;

-  Tuffarsi da una posizione stabile, tenendo le gambe attaccate il più possibile al petto Una volta entrato in acqua non tenere i piedi puntati, ma in posizione orizzontale,ciò  evita di farsi del male in caso di urto sul fondo.

- . L'entrate in acqua, si effettua a gambe piegate ad angolo retto (come seduti su una sedia) e  preparati ad urtare il fondo con i piedi; in caso di immersione sott’acqua, si riemege velocemente grazie al “rescue tube”;

- Se non ci si tuffa dall'alto l'entrata è con il tipico "tuffo del bagnino"

Avvicinamento:

-  Mantenere  il “rescue tube” attraverso il torace:  davanti permette di essere nella posizione migliore per effettuare il salvataggio e riduce le probabilità che il “rescue tube” possa impigliarsi in qualcosa. 

- Nel caso che si perda il rescue tube, lo  si deve sempre recuperare prima di prendere contatto con la vittima

- Mantenere lo  sguardo sul pericolante;

- La chiusura del rescue tube” può essere indossata a tracolla o tenuta insieme all’equipaggiamento

- Una volta in acqua, raggiungere il pericolante.  Avvicinarsi combinando movimenti di braccia e colpi di gambe, per avanzare più veloce.(i metodi  efficaci sono il nuoto a rana o a stile di salvamento).

 

.Presa di contatto

 

Contatto con il pericolante frontale:

-  vicino alla vittima si affonda il siluro premendolo con entrambe le mani sott'acqua per favorire la presa  da parte del pericolante

- è possibile prendere un braccio del pericolante e tirarlo verso di sè per favorire la presa del siluro

- si continua poi a spingere  con nuotata gambe a rana verso il più vicino punto sicuro (approdo, terraferma, barca...)

 

.Presa di contatto

Contatto con il pericolante con presa dal dietro:

 - con l'avvicinamento da dietro, al momento del contatto, si passa la mano sotto l'ascella tirando a sé tenendo la propria testa sul fianco e caricando la vittima sul rescue tube

- si nuota  a dorso rana o in sidestroke per arrivare al primo punto di sicurezza.

Nella presa frontale, ma in modo particolare in quella da dietro,  il pericolante potrebbe non vedere  o non accorgersi della presenza del rescue tube, anche se a portata di mano. 

Spetta al bagnino sistemarlo e fare in modo che sia raggiungibile e che l'operazione di caricamento avvenga in modo sicuro soprattutto se il pericolante non riesce a collaborare o ha perso i sensi. 

Dopo che il pericolante ha afferrato il rescue tube, può essere, condotto fuori dall’acqua per le cure e l'assistenza necessarie

 

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